La salute e la sicurezza sul lavoro sono importantissimi e sono obblighi specifici e precisi per il datore di lavoro. Come sappiamo, ogni datore deve avere Piani Generali di Sicurezza (PSG) spesso affidati a consulenti, nei quali devono essere rispettati gli obblighi di legge ma anche previste tutte le azioni per evitare il verificarsi di danni alla salute dei lavoratori. La pandemia da Covid ha rimesso in discussione, introducendo regole nuove, come l’obbligo di mascherina e distanziamento, di sanificazione dei luoghi di lavoro, di Green pass per poter accedere al luogo di lavoro. Dall’1 maggio, con l’allentarsi dell’emergenza e un graduale ritorno alla normalità, le regole sono cambiate di nuovo diventando meno restrittive. Con questo articolo cercheremo di fare il punto della situazione.

Addio Greenpass

Cominciamo dall’obbligo di possedere il certificato verde a seguito di tampone negativo o di vaccinazione o di guarigione, importante disposizione relativa alla Salute e Sicurezza sul lavoro a Torino. Non cessa di esistere, ma non sarà più richiesto per chi si reca nel luogo di lavoro. Non solo, ma dall’1 maggio, per accedere a tutti quei luoghi dove il Greenpass è stato obbligatorio, nella sua versione “base” o “rafforzata”, ne cessa l’uso anche per i clienti e i fornitori. Dunque le imprese potranno ricevere le persone e fare affari senza più dover prima verificare il possesso della certificazione verde a chi entra nei locali aziendali. Vale non solo per i dipendenti, ma anche per i collaboratori e per chi per qualsiasi motivo legale debba stare nei luoghi di lavoro (come le imprese di pulizie). Stessa regola per quei tipi di imprese come bar e ristoranti al chiuso, palestre e piscine al chiuso, che hanno una clientela numerosa.

Anche sui mezzi di trasporto come aerei, treni, traghetti e pullman intra-regionali non ci sarà bisogno di certificazione verde. Ma anche per feste e cerimonie, convegni e congressi aziendali, che stanno tornando ad essere organizzati. Le regole meno severe si applicano infine al settore del divertimento come discoteche e sale da gioco, cinema, teatri, concerti.

Ci sono eccezioni all’abolizione della richiesta di avere il green pass? Rimane l’obbligo per effettuare visite in ospedale e nelle Rsa, dove sarà ancora necessario esibire il super green pass fino al 31 dicembre. Attenzione però per quei dipendenti che devono recarsi all’estero. Naturalmente le regole cambiano a seconda dei Paesi di destinazione. Nella sua forma base, tuttavia, (guarigione, vaccinazione, tampone negativo) il green pass continuerà ad essere necessario nei 27 stati membri dell’Unione europea. Per chi ha clienti esteri che intendono entrare in Italia o per chi rientra dall’estero, sino al 31 maggio, un’ordinanza del ministero della salute ha prorogato tali misure: dunque si può mettere piede nel nostro Paese solo se in possesso del certificato verde base.

Uso delle mascherine

Un’altra disposizione di Salute e Sicurezza sul lavoro a Torino riguarda l’uso delle mascherine. Nei luoghi di lavoro, pubblici e privati – tranne ospedali e Residenze sanitarie assistenziali, o Rsa – non è stato prorogato dal Governo l’obbligo di utilizzo delle mascherine. Tali dispositivi di protezione individuali, dunque, possono essere solo raccomandati dai datori di lavoro. Nel settore privato, se ritenuto opportuno, comunque, saranno i datori stessi, d’accordo coi loro consulenti per la sicurezza, a decidere di mantenere i protocolli vigenti che prevedono l’obbligatorietà di questi dispositivi di protezione.

A questo punto vale la pena di conoscere le regole in uso per gli uffici pubblici, così da capire se la propria impresa debba cambiare atteggiamento nei confronti dell’uso delle mascherine oppure no. Per quanto riguarda le mascherine FFP2 negli uffici pubblici per il personale a contatto con il pubblico sprovvisto di idonee barriere protettive, ne è raccomandato l’uso. Stessa regola per chi è in fila a mensa o in altri spazi comuni, per chi condivide la stanza con personale “fragile”, negli ascensori e nei casi in cui gli spazi non possano escludere affollamenti. Dunque per analogia è bene che anche l’impresa privata, se si trova in una di queste condizioni, adotti lo stesso atteggiamento prudenziale.

Per quanto riguarda invece un vero e proprio obbligo di mascherine al chiuso, esso è stato prorogato fino al 15 giugno solo in alcuni ambiti: mezzi di trasporto, cinema, teatri, ospedali e scuole. Dunque i lavoratori di questi settori dovranno continuare ad indossare le mascherine, così come gli utenti. In tutti gli altri luoghi chiusi pubblici oppure aperti al pubblico resta solo la raccomandazione di indossare tali dispositivi di protezione individuale. Queste le principali regole. Rimane dunque in capo al datore di lavoro la responsabilità di adeguare l’impresa ed informare in modo completo e corretto i propri dipendenti, ma anche chi accede ai locali aziendali. In questo senso, un ottimo consulente per la Salute e Sicurezza sul lavoro a Torino saprà fornire le giuste risposte con professionalità, come net srl .

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