Negli ultimi anni, si è riposta molta attenzione sulla sicurezza sul posto di lavoro, con l’obiettivo di ridurre i rischi, comportamenti e atteggiamenti errati a tutela della salvaguardia e protezione dei lavoratori. Inoltre, nel campo della sicurezza, molto importanti sono le attività di manutenzione delle attrezzature. Quando il datore di lavoro di trova a dover scegliere l’attrezzatura consona alle attività dell’azienda deve effettuare una valutazione dei rischi, tenendo conto delle:

  • Condizioni e caratteristiche del lavoro da svolgere;
  • I rischi presenti sull’ambiente di lavoro;
  • I rischi proveniente dall’uso non corretto delle attrezzature stesse;
  • I rischi derivanti dal malfunzionamento delle attrezzature in uso.

Per fare ciò, il datore di lavoro tiene conto dei diversi pericoli rispetto al ciclo di vita dell’attrezzatura, il suo funzionamento e i limiti d’uso da parte di persone diverse in base al sesso, capacità fisica, età, manodopera d’impiego ed esperienza e formazione. Per un’attrezzatura di lavoro marcate CE, che siano conformi alle specifiche disposizioni legislative, una parte della valutazione dei rischi è stata effettuata prima di essere messa in commercio dal fabbricante che, attraverso la dichiarazione di conformità, garantisce il rispetto di tutti i requisiti di sicurezza. Nel Testo Unico sulla Sicurezza (in particolare nell’art. 73 del D. Lgs. 81/2008) è specificato come per l’utilizzo di alcune attrezzature da lavoro sia obbligatoria una specifica abilitazione. Sarà compito dell’azienda e del datore di lavoro affiancare un tot di ore di formazione per i dipendenti addetti all’utilizzo di apposite apparecchiature, garantendo l’accesso a corsi formativi riconosciuti, per ricevere certificati e patentini abilitativi. In particolare, tra le molte attrezzature, viene richiesta l’abilitazione degli operatori per l’utilizzo in cantiere di:

  • Macchine movimento terra
  • Piattaforme di lavoro elevabili (PLE)
  • Gru mobili, a torre, per autocarro
  • Pompe idrauliche
  • Carrelli elevatori e muletti
  • Trattori
    Attraverso una corretta formazione teorica, i dipendenti addetti all’utilizzo di attrezzature in cantiere saranno in grado di intervenire nei casi di emergenza e pericolo, ma anche di valutare la criticità dell’accaduto nel rispetto della salute di tutti i lavoratori presenti.

Cosa dice la Legge?

Nell’articolo 15 del Decreto si evidenza come tra gli obblighi per un azienda e il datore di lavoro vi sia anche quella di fare una scelta ergonomica delle attrezzature di lavoro. Tale concetto viene ribadito nell’art 20, dove tra gli obblighi dei lavoratori si ricorda come questi debbano “utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro” puntualizzando che queste siano conformi. Nel Titolo III, si fa una distinzione sull’uso delle attrezzature di lavoro e dei dispositivi di protezione individuale, suddividendoli in 3 Capi che sono:

  • Capo I: I soggetti che utilizzano le attrezzature di lavoro devono avere sia i requisiti di sicurezza, sistemi di controllo e manutenzione, ma anche formazione e addestramento;
  • Capo II: Dispositivi di Protezione Individuale, in cui vengono illustrati i criteri per un loro corretto utilizzo;
  • Capo III: Impianti elettrici, in cui vengono definiti i rischi di natura elettrica e gli obblighi da parte del datore di lavoro nei confronti dei lavoratori riguardo la formazione, sicurezza e conformità degli impianti di lavoro sotto tensione.

Alcuni esempi di attrezzatura da lavoro

Per evitare infortuni sul posto di lavoro è fondamentale utilizzare alcuni dispositivi di protezione, quali:

  • Guanti da lavoro: per mansioni di tipo meccanici, elettrici, termici sarà necessario indossare guanti robusti che siano resistenti ai tagli, abrasioni, perforazioni. Devono essere della propria taglia e cambiati periodicamente.
  • Scarpe antinfortunistiche: esistono tre tipologie, distinguibili in calzature di sicurezza che devono essere resistenti alla caduta di un peso di 20 kg all’altezza di un metro; calzature di protezione come quelle di sicurezza ma resistenti alle cadute del peso da mezzo metro; infine, calzature da lavoro che non presentano la punta rinforzata ma sono comunque resistenti e antiscivolo.
  • Occhiali protettivi: devono essere comodi e leggeri, resistere agli urti e alle alte temperature. Servono a chi svolge attività dove vi è presenza di gas o altri agenti chimici, esposti ad agenti radioattivi.
  • Maschera per proteggere le vie respiratorie: esistono due categorie di maschere che sono quelle con filtro per proteggersi da polvere, gas e altre sostanze nocive; i respiratori isolanti che vengono usati quando c’è poco ossigeno oppure vi è un’alta presenza di far o vapori inquinanti. È necessario che la maschera aderisca perfettamente al viso, che il fritto periodicamente venga sostituito e che siano conservate in un ambiente asciutto e pulito;
  • Cuffie e tappi antirumore: il rumore spesso può provocare danni all’udito. Per questo, durante l’orario di lavoro è importante indossare dei dispositivi che proteggano l’orecchio ma che non impediscano di udire i segnali e suoni di emergenza. I dispositivi da usare vengono scelti in base alle frequenze di rumore a cui sono esposti che sono le cuffie che, solitamente, coprono rumori fino a 150db; gli inserti che coprono fino a 95db; i caschi, invece, coprono fino a 105db e sono realizzati con materiali resistenti per garantire un buon livello di protezione.

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