Il tema della sicurezza sul luogo di lavoro è fondamentale, a prescindere da quale sia la mansione e le operazioni svolte dal lavoratore.

Anche per quanto riguarda i lavori di ufficio, è stato stilato un documento dedicato alla tutela della sicurezza sul lavoro nelle varie attività: questo documento si chiama La sicurezza in ufficio ed è stato redatto dall’Ufficio Speciale Prevenzione e Protezione dell’Università degli Studi di Roma “”La Sapienza””. All’interno di questo documento, ci si sofferma sull’importanza di un’adeguata progettazione della postazione di lavoro e di una corretta applicazione del principio di ergonomia, che sta alla base del rapporto tra il lavoratore e la sua prestazione lavorativa.

Una parte essenziale di questo documento tratta di alcuni importanti parametri fisici, tra cui è presente anche l’illuminazione, che gioca un ruolo fondamentale nella tutela del lavoratore. Più nello specifico, nel documento è riportato che la postazione di lavoro deve essere adeguatamente collocata, tenendo in considerazione le lampade e le superfici riflettenti, responsabili di eventuali fenomeni di abbagliamento, i quali potrebbero provocare un affaticamento visivo.

Quella dell’illuminazione è solamente una delle caratteristiche essenziali per la progettazione di una postazione di lavoro ideale; vedremo insieme le altre nel prossimo paragrafo.

Le caratteristiche ideali della postazione di lavoro

Le caratteristiche ideali della postazione di lavoro sono ben specificate all’interno del documento La sicurezza in ufficio e sono tutte studiate per garantire la tutela di sicurezza e salute sul lavoro. Vediamole insieme.

Iniziamo con le caratteristiche del piano di lavoro, cioè la scrivania.

  • Deve presentare una superficie non riflettente e deve essere stabile.
  • Le dimensioni della profondità della scrivania devono essere sufficienti a predisporre un giusto posizionamento di tutti gli strumenti utili al lavoro, che sono lo schermo, la tastiera, il mouse e gli altri vari accessori. Questo aspetto è importante anche per assicurare la giusta distanza visiva tra il lavoratore e lo schermo.
  • L’altezza del piano di lavoro deve essere regolata tra i 70 e gli 80 centimetri, per permettere l’alloggiamento degli arti inferiori del lavoratore.

Altre caratteristiche essenziali riguardano gli altri elementi della postazione di lavoro.

  • Il sedile su cui si lavora deve essere stabile, deve avere un’altezza regolabile rispetto all’altezza del lavoratore e deve essere dotato di un meccanismo girevole che faciliti i vari movimenti.
  • Anche lo schienale deve essere di supporto alla zona dorso-lombare del lavoratore e deve predisporre di un’altezza e di un’inclinazione regolabili.
  • Un poggiapiedi deve essere messo a disposizione di ogni lavoratore, che può decidere liberamente di farne uso, per poter assumere una postura corretta anche degli arti inferiori.

All’interno di questo documento, si trovano anche delle precise indicazioni per quanto riguarda i vari strumenti di lavoro.

  • Iniziamo dallo schermo, che deve avere una buona definizione dell’immagine e che deve essere inclinabile per adeguarsi alle esigenze del lavoratore. Per evitare l’affaticamento della vista, inoltre, non deve assolutamente presentare riflessi o riverberi di luce e deve garantire il corretto contrasto tra i caratteri e lo sfondo.
  • La tastiera deve essere anch’essa regolabile a seconda delle necessità del lavoratore e deve essere separata dallo schermo. Inoltre, sempre al fine di preservare le capacità visive del lavoratore, i tasti devono essere ben leggibili e la superficie deve essere opaca, per evitare eventuali riflessi di luce.
  • Il mouse deve essere posizionato sulla stessa linea della tastiera, in una posizione facilmente raggiungibile dal lavoratore.
  • Anche eventuali documenti cartacei devono essere posti sullo stesso piano dello schermo, della tastiera e del mouse, così da evitare repentini movimenti della testa e degli occhi.

In ultimo, è importante anche tenere in considerazione la distanza tra le scrivanie presenti nell’ufficio, che deve essere di almeno 80 centimetri. Nel caso in cui dietro alla scrivania del lavoratore si trovi un armadio, questa distanza viene aumentata di 30 centimetri, raggiungendo così 110 centimetri totali, che possano consentire di aprire e chiudere le ante dell’armadio in totale sicurezza.

Chi si occupa del controllo della postazione di lavoro

Tutte queste caratteristiche, essenziali per il principio di ergonomia ed essenziali per fare in modo che i lavoratori d’ufficio abbiano modo di prestare il loro servizio in tutta sicurezza, devono essere riportate all’interno dei piani generali di sicurezza.

Ma chi si occupa della stesura dei piani generali di sicurezza? Solitamente è compito del RSPP esterno, cioè del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Studiando le varie normative e i vari studi condotti sul tema della sicurezza sul luogo di lavoro, il RSPP deve progettare un piano generale di sicurezza, che metta al primo posto la tutela della salute del lavoratore.

Oltre ad occuparsi di questa stesura, il RSPP ha anche il compito di controllare che le misure e le regole presenti all’interno dei vari piani di sicurezza siano rispettate perfettamente da tutti i lavoratori, allo scopo di preservare la loto sicurezza e la loro salute.

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