Smetteremo mai di parlare di Covid-19? Purtroppo quel giorno è ancora lontano, dal momento che a partire dall’inizio del 2023 sono state apportate alcune novità, che implicano dei cambiamenti anche nel mondo del lavoro, specialmente per quanto riguarda la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Più nello specifico, queste ultime novità riguardano i protocolli di sicurezza, studiati appositamente per la prevenzione della diffusione del virus all’interno dei luoghi di lavoro. Ma che cosa prevedono questi protocolli di sicurezza e di prevenzione?

  • In primo luogo, all’interno di questi protocolli è caldamente consigliato di promuovere la distanza fisica tra un lavoratore e l’altro. L’unico modo per farlo, specialmente in alcuni casi, è la riduzione delle persone presenti nello stesso orario di lavoro e, di conseguenza, la rimodulazione dei turni di lavoro e degli orari di lavoro stessi.
  • In secondo luogo, è altrettanto raccomandata la frequente sanificazione degli ambienti di lavoro, la quale deve essere eseguita con particolare attenzione nelle aree comuni e ai più comuni punti di contatto, come ad esempio le maniglie delle porte.
  • Inoltre, è ancora consigliato l’utilizzo di Dispositivi di Protezione Individuale, tra cui primeggiano le mascherine e i guanti, raccomandati specialmente tra i lavoratori che spesso sono tenuti ad entrare in contatto con altre persone.
  • Altrettanto necessaria è la formazione dei lavoratori circa le novità che riguardano la diffusione del Covid-19, che va il più possibile evitata, seguendo le regole viste fino ad ora.
  • In ultimo, è necessario anche predisporre protocolli per poter gestire eventuali casi di positività al Covid-19 all’interno del contesto lavorativo. Di questo, parleremo più specificatamente nell’ultimo paragrafo di questo articolo.

In merito al penultimo punto di questa lista, quello che fa riferimento alla formazione dei lavoratori, è doveroso fare un piccolo approfondimento. Innanzitutto, va detto che la formazione è compito del datore di lavoro, il quale deve impegnarsi nel fornire tutte le informazioni necessarie ai suoi lavoratori al fine di evitare eventuali e possibili contagi. Più nello specifico, i lavoratori vanno formati, ad esempio, sulle corrette modalità di indossare i Dispositivi di Protezione Individuale (quali le mascherine e i guanti), sulle corrette modalità di segnalazione in caso di eventuale contagio e sulle corrette precauzioni da prendere per non incorrere nel virus.

Compito del datore di lavoro, inoltre, è anche la gestione delle emergenze legate al Covid-19, che analizzeremo in maniera approfondita nel prossimo paragrafo.

Come gestire le emergenze legate al Covid-19

I datori di lavoro sono tenuti a gestire tutto ciò che riguarda la sicurezza sul lavoro, comprese le emergenze legate al Covid-19, seguendo delle specifiche linee guida, che prevedono i seguenti passaggi.

  • L’identificazione dei rischi, che va riportata all’interno del documento relativo alla valutazione dei rischi: questo documento è essenziale, specialmente al fine di adottare le giuste misure per la prevenzione del Covid-19.
  • La costituzione di una squadra di emergenza in caso di contagi all’interno dell’azienda, che sappia come prendere in mano la situazione e come comportarsi.
  • La progettazione di un piano di comunicazione che sia efficace e che informi sempre e costantemente tutti i lavoratori rispetto alle decisioni prese e alle misure adottate, nel caso in cui se ne verificasse la necessità.
  • In ultimo, lo studio di piani generali di sicurezza in caso di contagio, i quali devono comunque contribuire a mantenere la produttività e la continuità delle attività lavorative.

Proprio in merito a quest’ultimo punto, è necessario affrontare in maniera più approfondita l’organizzazione di questi piani generali di sicurezza e di questi protocolli da adottare in queste spiacevoli (ma talvolta inevitabili) situazioni di contagio).

Come organizzare i piani generali di sicurezza in caso di contagio

Anche lo studio e l’organizzazione dei piani generali di sicurezza è mansione del datore di lavoro, il quale è tenuto anche in questo caso a seguire delle specifiche regole.

In casi come questo, la cosa essenziale è cercare di limitare il contagio il più possibile e stabilire, dunque, degli ottimali protocolli di gestione del contagio, che devono prevedere sempre la presenza di una buona comunicazione e che siano sempre mirate nella direzione di un piano di continuità delle attività di lavoro, essenziali per la produttività dell’azienda.

In caso di contagio, però, il datore di lavoro non è l’unica figura fondamentale: anche il medico del lavoro ricopre un ruolo essenziale nella gestione della sicurezza in caso di contagio, dal momento che è la figura professionale legata alla sorveglianza sanitaria. Ma che cos’è questa sorveglianza sanitaria? E a che cosa serve? La sorveglianza sanitaria comprende tutte quelle attività di monitoraggio della situazione di salute dei lavoratori, essenziali per comprendere come gestire la situazione anche in azienda.

Insomma, le regole relative al Covid-19 e al mondo del lavoro non hanno subito grandi modifiche, ma è sempre bene ribadire quanto è importante seguire tutte queste norme, al fine di salvaguardare la salute dei lavoratori e, di riflesso, la produttività dell’azienda.

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