Quando si parla di norme sulla sicurezza sul posto di lavoro, spesso ci si focalizza su quelle che sono le attività  e i reparti più strettamente produttivi: il rischio per quanto riguarda queste attività e questi reparti è senza dubbio più alto, sia per probabilità sia per gravità, ma questo non deve permettere di tralasciare gli altri aspetti e gli altri reparti lavorativi.

Uno dei reparti e uno dei settori più trascurato sotto questo punto di vista, probabilmente perché ritenuto a basso rischio, è quello degli impiegati videoterminalisti. Non bisogna dimenticare, però, che anche per queste attività è previsto un certo rischio e le norme sulla sicurezza vanno adeguate e stabilite anche in questi settori, nonostante siano meno rischiosi: per questo motivo, nel corso degli anni, è stata operata una analisi dei comportamenti degli impiegati videoterminalisti sul posto di lavoro, focalizzando l’attenzione principalmente sulla loro postura e sui rischi per la salute dei lavoratori legati a quest’ultima.

Nei prossimi paragrafi, forniremo i dettagli di questa analisi e capiremo come è stata costruita la formazione degli impiegati videoterminalisti sulla base dei risultati di questa stessa analisi.

Gli audit: l’analisi dei comportamenti degli impiegati videoterminalisti

Come dicevamo, per poter gestire e organizzare al meglio le norme sulla sicurezza per gli impiegati videoterminalisti, è stato necessario procedere con una analisi dei loro comportamenti: questa analisi, però, doveva rispettare un metodo il quale era basato sull’immediatezza della registrazione dei risultati e il quale doveva avere un certo valore scientifico, in maniera tale da offrire una visione quanto più simile alla realtà di questa specifica attività lavorativa.

Per poter agire sull’aspetto della sicurezza sul lavoro delle varie attività svolte dagli impiegati videoterminalisti, questo metodo è stato suddiviso in tre determinati e diversi momenti:

  • l’audit comportamentale, che è eseguito dal personale tecnico (tra cui c’è anche il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, essenziale per il tema della sicurezza sul lavoro);
  • la valutazione dei dati (che, quindi, comprende anche la valutazione dei rischi);
  • gli incontri formativi da svolgere alla fine di questa analisi, al fine di formare e di informare gli impiegati videoterminalisti (anche con il supporto di personale medico, tra cui c’è anche il Medico Del Lavoro).

I risultati di questo audit e cioè di questa analisi hanno riportato dei dati molto interessanti e hanno mostrato una situazione piuttosto variegata rispetto ai principali aspetti del lavoro degli impiegati videoterminalisti, tra cui sottolineiamo la postura sulla sedia, la posizione della strumentazione da lavoro, la posizione delle braccia e delle mani durante l’attività lavorativa e i momenti di pausa tra un turno e l’altro. Ma quali sono stati gli aspetti più problematici?

  • Il primo aspetto critico riguarda sicuramente la posizione della mano, resa difficoltosa dall’utilizzo del mouse, e dalla posizione del braccio, il quale non sempre è risultato appoggiato al piano di lavoro come dovrebbe essere.
  • Anche la posizione degli occhi ha rivelato alcune criticità, così come la posizione delle gambe, che spesso è risultata completamente innaturale.
  • In ultimo, anche l’utilizzo del computer portatile ha rivelato alcuni aspetti critici, che potrebbero essere risolti utilizzando tastiera e video esterni da collegare ad un computer fisso, al fine di rendere più pratica e dinamica l’attività lavorativa.

Gli audit: la formazione successiva ai risultati

Come abbiamo detto in precedenza, l’ultimo passaggio del metodo di questa analisi ha previsto degli incontri formativi: la formazione degli impiegati videoterminalisti è stata costruita, ovviamente, sulla trasmissione di informazioni, ma anche sulla base di un dibattito su quali fossero stati i risultati di questo audit. Strutturare la formazione in questo modo ha permesso che ci fosse uno scambio tra i partecipanti dell’audit e ha permesso di generare delle discussioni costruttive, volte al miglioramento della postura e di tutti gli altri aspetti critici.

Grazie a questa forma di dibattito, è stato possibile invitare gli impiegati videoterminalisti ad adottare una sorta di auto-regolazione dei propri comportamenti, ma è stato possibile anche a lavorare come in una squadra, chiedendo l’appoggio dei colleghi nella verifica della propria postura: tutto questo ha condotto ad una condivisione formativa e costruttiva tra colleghi e ad una promozione delle importanti tematiche riguardanti la salute e la sicurezza sul posto di lavoro.

In ultimo, questa formazione è stata anche utile nel sottolineare come il corpo reagisca diversamente ai diversi input e alle diverse posizioni che è tenuto ad assumere e a come è possibile correggere queste posizioni sbagliate con qualche semplice e piccolo accorgimento, necessario al fine di evitare malattie professionali legate a questo reparto lavorativo, come ad esempio il tunnel carpale o il mal di schiena. Tra questi accorgimenti, per esempio, c’è il mantenimento di una vita attiva, anche durante l’attività lavorativa: per esempio, è necessario fare pause in cui alzarsi per sgranchire le gambe e per cambiare posizione, così come può essere utile non chiamare i colleghi, ma recarsi nel loro ufficio, in maniera tale da non restare sempre fermi nella stessa posizione per periodi di tempo troppo lunghi.

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