La Valutazione di Impatto Ambientale è una procedura tecnica e amministrativa, che serve ad individuare gli effetti di un determinato progetto sulla salute dei cittadini delle aree circostanti e più in generale sull’ambiente. Oltre all’obbligo legislativo previsto per alcune categorie di imprese, che andremo ad analizzare nel dettaglio nel corso di questo articolo, possiamo comunque dire che la sostenibilità di tali progetti dovrebbe essere prima di tutto un obbligo morale nei confronti dell’ambiente, per poterlo preservare nel presente ma soprattutto nel futuro.

Dunque, andiamo ora a descrivere in cosa consiste la Valutazione di Impatto Ambientale, quali sono i casi in cui è obbligatoria e come fare per richiederla.

Cos’è la Valutazione di Impatto Ambientale

La Valutazione di Impatto Ambientale, in sostanza, è un’operazione preliminare che va ad identificare gli effetti che un’attività pubblica o privata avrebbero sull’ambiente, oltre a scegliere tutte le misure necessarie a prevenire, minimizzare o eliminare qualsiasi effetto negativo. Questo strumento è stato adottato in Europa già nel 1985 con la Direttiva Comunitaria 85/337/CEE, e va a toccare quattro concetti principali: la prevenzione dell’impatto ambientale, l’integrazione delle componenti dell’ambiente con i vari effetti possibili, il confronto tra chi progetta e chi autorizza l’attività, e la partecipazione attiva dei cittadini. In Italia, invece, è disciplinata dal D. Lgs. n.152 del 3 aprile 2006, che vanno a definirne le varie fasi.

Le fasi della Valutazione di Impatto Ambientale sono le seguenti:
Screening, ovvero verifica di assoggettabilità
Scoping, ovvero definizione dei contenuti dello studio di impatto ambientale
Presentazione e pubblicazione del progetto
Consultazioni e loro valutazione
Decisione
Monitoraggio del progetto e delle misure decise

Tutta questa procedura è svolta da un team di professionisti qualificati, messi a disposizione anche da NET srl, come ingegneri, geologi, architetti o geometri, che mettono le loro competenze a servizio delle aziende per progettare insieme le soluzioni migliori e più sostenibili perché sia possibile svolgere l’attività in esame.

Pochi anni fa, con il D. Lgs. n.104/2017 sono entrate in vigore alcune novità in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale, che vanno anche a ridurne i tempi in modo significativo. Infatti, per i progetti statali è possibile richiedere un provvedimento unico ambientale, ma è anche stata introdotta una fase di pre-screening, in cui si effettua una valutazione preliminare del progetto in modo da individuare le varie procedure da mettere in atto in caso diano necessarie modifiche o adeguamenti tecnici delle opere già esistenti. Oltre a questo, le regole sono state rese più omogenee a livello nazionale, e l’intera procedura è stata digitalizzata, eliminando l’obbligo della pubblicazione sugli organi di stampa.

Quando è obbligatoria la Valutazione di Impatto Ambientale

Ora che abbiamo visto in cosa consiste la Valutazione di Impatto Ambientale, possiamo dire che ci sono alcuni casi in cui questa va richiesta ed effettuata obbligatoriamente, e la casistica si divide in progetti di competenza statale, regolati dal D. Lgs. n.152/06, e in progetti di competenza regionale. Per fare alcuni esempi concreti, tra i progetti statali possiamo trovare raffinerie di petrolio, centrali termiche e altri impianti di combustione, acciaierie, autostrade, aeroporti o tronchi ferroviari, mentre di competenza regionale sono gli impianti eolici e termici per la produzione di elettricità, gli impianti di smaltimento dei rifiuti tossici e pericolosi, tutto ciò che riguarda il settore dell’agricoltura, l’industria energetica ed estrattiva e le infrastrutture.

Quindi, tutte le attività che fanno parte di questi ambiti dovranno richiedere la Verifica di Impatto Ambientale, che andrà preceduta dalla verifica di assoggettabilità, in cui si valuteranno i possibili effetti negativi sull’ambiente causati in maniera diretta dal progetto in questione. Quindi verranno effettuati degli studi preliminari che verranno trasmessi alle amministrazioni competenti, che successivamente collaboreranno con il richiedente ed altri soggetti pubblici che operano nel settore ambientale la procedura da seguire e le misure da adottare, per poi preparare la documentazione richiesta per la Valutazione di Impatto Ambientale vera e propria.

Quando si tratta di progetti che riguardano grandi opere infrastrutturali, è possibile procedere con una richiesta alle associazioni di protezione ambientale e ai vari enti pubblici territoriali coinvolti, e successivamente in base alle consultazioni e all’indagine pubblica il proponente può richiedere l’autorizzazione alla modifica dei propri elaborati.

Concludiamo questo articolo menzionando anche il fatto che nel 2020 il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente ha emanato delle nuove linee guida relative alla Valutazione di Impatto Ambientale, che si rifanno in maniera diretta agli obiettivi di sostenibilità europea, e hanno lo scopo di semplificare ed uniformare sia i processi che i contenuti relativi agli studi di impatto ambientale.

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