In questo articolo, come suggerisce il titolo, tratteremo il difficile argomento del distacco di lavoro: capiremo che cosa si intende quando si parla di distacco di lavoro, elencheremo quali sono i ruoli importanti in questo senso e descriveremo le indicazioni operative da attuare in questo tipo di situazione.

Iniziamo, dunque, dalla definizione di distacco di lavoro: con distacco di lavoro si intende qual momento in cui un datore di lavoro mette a disposizione, solo in maniera temporanea, uno o più dei suoi lavoratori dipendenti al servizio di un altro imprenditore o al servizio di un’altra impresa, con lo scopo di soddisfare un proprio interesse legato alla propria azienda. Un aspetto importante da sottolineare è rappresentato dal fatto che la scelta di avvalersi di questo distacco di lavoro non prevede la nascita di un nuovo rapporto tra il lavoratore dipendente e questo altro imprenditore: il lavoratore rimane sempre dipendente del suo datore di lavoro originario, ma verranno modificate le modalità di svolgimento della sua attività lavorativa.

Il decreto che regola la normativa sul distacco di lavoro, inoltre, è piuttosto recente: risale precisamente al 10 settembre 2003. È fondamentale sottolineare l’importanza di questa data, dal momento che, prima dell’emanazione di questo decreto, la prestazione di un servizio ad opera di un lavoratore, dipendente di un datore di lavoro, ad un altro imprenditore era considerato un reato.

Proseguiamo nella spiegazione dell’argomento del distacco di lavoro nei seguenti paragrafi, in cui vedremo nel dettaglio quali sono i ruoli e quali sono le indicazioni operative del distacco di lavoro.

Come cambiano i ruoli professionali con il distacco di lavoro

Come abbiamo anticipato, le figure professionali coinvolte nella procedura del distacco di lavoro sono essenzialmente tre: il datore di lavoro, il suo lavoratore dipendente e l’altro imprenditore (il quale beneficia della prestazione del lavoro da parte del lavoratore). All’interno delle dinamiche del distacco di lavoro, queste tre figure professionali rimangono tali, ma vengono chiamate con nomi diversi: vediamo insieme questi nomi.

  • Il datore di lavoro prende il nome di distaccante ed è, quindi, colui che si avvale dello strumento del distacco di lavoro.
  • Il lavoratore dipendente diventa un lavoratore distaccato ed è oggetto del trasferimento temporaneo, utile a prestare il servizio ad un altro imprenditore.
  • Questo altro imprenditore, dunque, sarà il distaccatario e potrà usufruire dell’attività lavorativa del lavoratore distaccato.

Nonostante il decreto riguardante il distacco di lavoro sia ormai molto diffuso, rimangono comunque molti dubbi circa queste tre figure professionali e, ovviamente, circa i nuovi obblighi e le nuove responsabilità che maturano con l’attuazione della procedura del distacco di lavoro: è importante, quindi, capire chi si occupa (per il tempo utile alla prestazione di questo servizio) di sicurezza e salute sul lavoro e, di conseguenza, chi si occupa di studiare e di applicare i piani generali di sicurezza e chi si occupa della valutazione rischio. Cercheremo di risolvere tutti questi dubbi nel prossimo paragrafo, in cui elencheremo tutte le indicazioni operative da attuare per un corretto ed efficace distacco di lavoro.

Indicazioni operative per il distacco di lavoro

Le indicazioni operative per il distacco di lavoro sono essenziali per regolare quelli che sono le mansioni, gli obblighi e le responsabilità delle tre figure che abbiamo descritto qualche riga fa, cioè il distaccante, il lavoratore distaccato e il distaccatario.

Il primo aspetto importante da sottolineare prevede che il distaccante rimanga il titolare del rapporto di lavoro con il suo dipendente (che diventa, come abbiamo visto, un lavoratore distaccato): resta, quindi, suo il compito di informare e di formare il lavoratore sulla valutazione rischio, cioè su tutti gli eventuali rischi connessi allo svolgimento delle attività per cui viene operato il distacco; inoltre, il distaccante deve fornire al lavoratore distaccato anche tutte le misure di prevenzione e di protezione (e, quindi, i piani generali di sicurezza) da questi rischi, che il lavoratore dovrà rispettare ed applicare.

Il distaccatario, invece, ha il compito di garantire la sicurezza sul posto di lavoro al lavoratore distaccato, di fornirgli tutti gli strumenti utili a questo scopo e di verificarne il corretto utilizzo; anche la sorveglianza sanitaria è un compito del distaccatario, il quale dovrà gestire le eventuali visite e il quale dovrà fornire un addestramento ed una formazione, quando necessari, al lavoratore distaccato.

Al lavoratore distaccato, di conseguenza, resta il compito di attenersi alle misure di prevenzione e di protezione, al fine di evitare possibili ed eventuali incidenti ed infortuni. Qualora dovesse comunque essere vittima di un infortunio o di un incidente, il lavoratore distaccato è tenuto a farne comunicazione al distaccante, il quale dovrà ricevere anche la certificazione medica; nel caso in cui il lavoratore distaccante comunichi al distaccatario (invece che al distaccante) il suo infortunio, sarà compito del distaccatario avvisare il distaccante di quanto è successo.

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