La manutenzione degli estintori è un passaggio molto importante da effettuare per prevenire il rischio di incendi nelle aziende, e soprattutto per avere degli strumenti funzionanti nel caso in cui ci dovesse essere la necessità di spegnere le fiamme. La manutenzione di questi strumenti è un obbligo a carico del datore di lavoro sancito da uno specifico decreto del Presidente della Repubblica e da un Decreto Ministeriale, e deve seguire una normativa specifica di riferimento, che andremo a descrivere in questo articolo.

Chi effettua la manutenzione degli estintori?

La normativa che regola la manutenzione degli estintori, operazione effettuata anche da NET srl, specifica anche le figure che l’azienda deve nominare a riguardo, e in particolare si tratta di un responsabile delle misure di sicurezza antiincendio, di un’azienda di manutenzione estintori, e di una persona formata appositamente per la manutenzione antiincendio.

La manutenzione periodica degli estintori

Secondo la normativa vigente nel nostro Paese, la manutenzione periodica degli estintori deve essere effettuata ogni 6 mesi, e si tratta di un’operazione che si suddivide in cinque fasi. Tutte queste misure hanno due scopi principali, che sono sia quello di prevenire l’insorgere di un incendio, sia quello di garantire l’incolumità delle persone e ridurre al minimo i danni materiali in caso di incendio all’interno degli ambienti di lavoro. Dunque, prima ancora di pensare alla manutenzione dell’estintore, bisogna assicurarsi di scegliere lo strumento adatto alla classe di rischio dell’azienda, che si calcola in base alla valutazione del rischio relativo al DM 64/98.

Esistono infatti diversi tipi di incendio con diversi agenti estinguenti, e questi ultimi vanno scelti in base alla classe di rischio identificata, e la dimensione dell’estintore va scelta in base alla superficie che questo deve essere in grado di coprire in caso di incendio. In base a tutte queste variabili, chiaramente, varieranno sia il prezzo dell’estintore stesso che il prezzo della manutenzione, e come vedremo nei prossimi paragrafi saranno anche necessarie tempistiche diverse per la revisione periodica dello strumento.

La prima fase è quella del controllo iniziale, in cui l’azienda si occupa di realizzare una serie di accertamenti dello strumento, e in particolare che questo non sia fuori servizio, che le marcature presenti siano corrette, e che il libretto di istruzioni sia disponibile.

La seconda fase, che in realtà va effettuata costantemente, riguarda la sorveglianza, che non ha delle tempistiche e delle modalità precise definite dalla normativa, ma si tratta piuttosto di una buona norma, che prevede di controllare periodicamente che l’estintore sia integro, segnalato tramite l’apposito cartello e che non sia stato manomesso, che possa essere immediatamente utilizzato in caso di emergenza e che l’indicatore della pressione del contenuto si trovi nel range di colore verde, che indica un valore corretto per il funzionamento dello strumento.

La fase del controllo periodico vero e proprio è quella regolamentata dalla legge, che per l’appunto deve essere effettuata ogni sei mesi da una persona competente e appositamente formata, la quale dovrà svolgere una serie di controlli e alla fine compilare correttamente il cartellino che indica l’avvenuta compilazione. Tra i vari controlli che devono essere effettuati, troviamo la verifica della carica di eventuali bombole di gas ausiliario, dello stato di carica degli estintori a biossido di carbonio, della pressione interna degli strumenti, e di tutti gli elementi che si considerano generalmente durante la fase di sorveglianza.

La quarta fase è quella della revisione e dell’assistenza, che va effettuata secondo tempistiche precise in base alla tipologia degli estintori presi in esame, e prevede una serie di interventi tecnici. Durante questa fase, la persona incaricata dovrà esaminare l’interno dell’estintore, controllarne tutte le componenti, sostituire i dispositivi di sicurezza, e sostituire l’agente estinguente, le valvole e le guarnizioni.

L’ultima fase è quella del collaudo, con cui si va a verificare che lo strumento funzioni correttamente e sia efficace in caso di emergenza. Chiaramente, dopo essere stato collaudato l’estintore verrà ricaricato, verrà sostituita la valvola erogatrice e verrà dunque riportato al livello massimo di efficienza, in modo tale che possa essere subito disponibile per l’utilizzo.

Quanto costa la manutenzione degli estintori?

Il costo della manutenzione degli estintori non è sempre lo stesso, ma varia a seconda della zona e degli interventi che vanno effettuati. In linea generale, nel caso sia necessario solamente effettuare un controllo in prezzo si aggira attorno ai 10€ per ogni singola componente, mentre se è necessaria una revisione dello strumento, i costi possono andare dai 20€ fino ai 150€ o 160€.

Quindi, una volta effettuati tutti i controlli del caso l’azienda certificatrice rilascerà una certificazione con tutti gli interventi eseguiti, che verrà periodicamente aggiornata ogni volta che verranno eseguiti tutti i controlli necessari alla manutenzione periodica degli estintori.

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